Prenditi cura di te, dedicati del tempo e se puoi fallo in natura, in un posto bello, in un posto dove le emozioni si possono esprimere senza filtri.
Passo tanto del mio tempo in natura, accompagnando, a volte per mano, chi si affida a me, per entrare per la prima volta o per consolidare un rapporto ormai datato, in e con la natura.
Tante volte mi chiedo e chiedo a chi sta con me: cosa vuol dire stare in natura?
La risposta è semplice: noi siamo natura, quindi non può significare che stare con noi stessi. Ecco, esatto, proprio questo. È questo che suggerisco di fare a chi viene con me: stare con se stessi circondati dalla bellezza.
Quando posso, faccio anche io lo stesso, da sola o con persone speciali, a me molto vicine. Cerco quella bellezza che riempie gli occhi, ma nello stesso tempo li mette alla prova perché non sanno più dove guardare, su cosa soffermarsi, perché tutto quello che si para loro davanti ha del meraviglioso.
E allora mi fermo, cheto l’anima e osservo. A volte a occhi chiusi, a volte spalancandoli per accogliere il più possibile.
Respiro a ritmo della natura, ascolto il battito del mio cuore. Mi lascio abbracciare dalla straziante bellezza della natura fino a quando le gambe non perdono la loro forza, la loro stabilità e mi obbligano a sedermi.
Qualche secondo o qualche minuto; è il mio sentire che mi dice quando è ora di andare a cercare altra bellezza. E allora cammino, cammino, verso una nuova emozione che è lì, ad aspettarmi, quasi in cima all’ultima salita: un piccolo lago con un po’ di ghiaccio ai bordi, adagiato alla base di rocce elegantemente imbiancate da un sottile strato di neve. Un verso un po’ rauco… mi fermo, aspetto… un altro e poi un altro ancora.
Ali ormai bianche si spiegano a pochi passi da me per posarsi su una roccia ad un lato del lago. Ancora versi, da una parte e dall’altra del lago.
Sono nel mezzo di un’orchestra composta da pernici bianche che salutano i primi segni dell’inverno che arriverà a poco.
Questa è la mia cura.