Sono nato a Torino da mamma Inglese e papà Salernitano, ma ormai vivo in Valle d’Aosta da più di 20 anni. Con il mio lavoro 6 mesi all’anno li passo con i nostri viaggi nel nord Europa, e il resto del tempo tra Rifugi ad accompagnarvi. Quando mi chiedete di dove sono non so cosa rispondere eh eh…diciamo Europa? Beh, questo il punto di partenza da cui parto. Se ci aggiungiamo che a 6 mesi ero in braccio a papà al Colle del Nivolet e che tutti i miei ricordi di infanzia sono o nel Parco Nazionale del Gran Paradiso con i “becchi” e i “mosci” o in Inghilterra tra foche e pulcinelle di mare, capite che il destino era già segnato! Non bisogna mai smettere di sognare ne di crederci dicono! Con il background dettato dalle origini e dalla famiglia ho fatto di tutto per poter lavorare in ambito ambientale e viaggiare!
Nel 2006 mi sono laureato in Scienze Forestali ed ambientali con una tesi sull’alimentazione e distribuzione della Pernice bianca e la Lepre variabile in Val di Cogne. Questo è stato il mio trampolino di lancio nel mondo della ricerca faunistica e ambientale.
Per circa 12 anni mi sono occupato dello studio della Lepre variabile partecipando a progetti internazionali INTERREG, a consulenze private di Comprensori alpini, Parchi regionali e nazionali o in centri di ricerca specifici come il Macauly Land Use di Aberdeen in Scozia. Durante questi anni abbiamo per la prima volta catturato e radiocollarato individui di Lepre sull’arco Alpino, potendo così iniziare a capire meglio l’ecologia, l’etologia, l’alimentazione, la distribuzione ecc. ecc. di questo animale che a me piace chiamare “ fantasma delle nevi”.
La passione per l’avifauna mi ha portato a specializzarmi conseguendo la qualifica di Rilevatore Ornitologico e rimanendo per diversi anni aspirante inanellatore. Grazie anche a questi titoli mi sono occupato per diversi anni dello studio dei rapaci notturni in Valle d’Aosta e monitoraggi dell’avifauna in generale nelle Riserve Naturali della Regione. La più grande soddisfazione è stata quella di partecipare ad un importante INTERREG sui Galliformi alpini dove, in collaborazione con l’Insubria di Varese, abbiamo intrapreso delle ricerche scientifiche sull’arco alpino occidentale su questa specie, compresa le prima campagne di cattura-ricattura e radiotrekking in Italia.
Le varie collaborazioni faunistiche mi hanno portato a lavorare anche con Andrea Gazzola per il monitoraggio del Lupo tramite fototrappolaggio, e Massimo Bocca, direttore del Parco Naturale del Mont Avic, come consulente per l’espletamento di azioni funzionali legati al regolamento EMAS.
Nel 2005 ho preso il patentino da Guida Ambientale Escursionistica piemontese diventando ufficialmente quello che ero già da sempre, una guida!
Parallelamente al lavoro di ricercatore ho sempre avuto la passione e l’attitudine per la divulgazione scientifica, specialmente con i più piccoli. Credo molto nel non tenere nascoste o rinchiuse in ambito accademico le scoperte scientifiche. La più grande soddisfazione è sempre stata quella di raccontare al grande pubblico quello che con la ricerca si poteva scoprire. Per me questo è da sempre stato l’unico senso per continuare ad essere anche ricercatore.
Negli anni non ho mai smesso di aggiornarmi e specializzarmi partecipando sempre a più corsi possibili. Credo fortemente che questo sia l’unico modo per una Guida di rimanere sempre un passo avanti, per poter proporre nuove idee e scoprire sempre più il grande libro della Natura.
Guide Trek Alps è nato con l’intento di accompagnare italiani nel nord Europa e nordici da noi in Italia sulle Alpi. Questo è stato il mio punto di partenza dalla quale sono nati i progetti di viaggio dalla Cornovaglia alle Lofoten ed è stato anche lo spunto per poter proporre iniziative da noi sulle Alpi il più originale possibile. In inverno mi dedico alle ciaspolate portando a scoprire il magico mondo della montagna sepolto dalla silenziosa neve. Ovviamente in tutta sicurezza, nel rispetto del pericolo che l’inverno può portare, e nei limiti di quello che noi Guide Ambientali possiamo fare. In estate invece mi dedico ai trekking per i più grandi o per i più piccoli. Tra le idee originali c’è quella di organizzare uscite in lingua inglese, in modo da imparare in modo giocoso, senza voti o giudizi un’altra lingua.
Negli ultimi anni anche il mondo della geologia e delle miniere è entrato a far parte della mia vita. Oltre ad esser diventato Guida mineraria ho in gestione in siti di Saint-Marcel e Brusson con il nome di Mine-Experience. Il nostro obbiettivo è quello di non dimenticare e far scoprire il mondo sotterraneo che i nostri avi hanno scavato alla ricerca di minerali preziosi.
Tra il 2019 e il 2021 ho raggiunto i traguardi per me più onorevoli. Sono diventato Guida Ufficiale ed esclusiva del Parco Naturale del Mont Avic e dell’amato Parco Nazionale del Gran Paradiso!
La fotografia mi accompagna fin da piccolo. Mi è sempre piaciuto scattare e la mia crescita è stata con le diapositive. Il passaggio al mondo digitale è stato traumatico in effetti. Non mi sono mai auto nominato fotografo, perché credo che darsi dei titoli senza vere fondamenta sia stupido, soprattutto quando questa, almeno un tempo, era una vera professione. E poi diciamocelo, ormai oggi per magia sono tutti fotografi!
Si ho vinto anche dei concorsi fotografici, stampato libri, lavorato come “fotografo” e venduto foto ma la mia è solo passione dettata dall’amore che ho per la Natura. Per me è più importante godersi il momento con i propri occhi che scattare. Alcune dei nostri accompagnamenti o viaggi sono dedicati alla fotografia con veri Safari Fotografici ma sempre nel rispetto di chi e cosa andiamo a fotografare. Non scendiamo a compromessi ma rispettiamo i valori base dell’etica fotografica. Non usiamo richiami, non diamo da mangiare e rispettiamo le distanze di sicurezza. La Natura va rispettata e non usurpata giusto per avere qualche like in più sui social.
La passione per la montagna unita al mio lavoro mi hanno portato a praticare anche attività sportive legate ad essa. Ogni momento libero che ho sono su un sentiero a camminare, con gli sci di alpinismo sotto i piedi, in sella alla mia Mountain Bike o con la valigia pronta per viaggiare verso nuove mete.
Non è solo per motivi di lavoro, di sopralluoghi di nuovi territori o verifica di sicurezza prima di accompagnare qualcuno, ma un esigenza che parte dal bisogno di sentirsi immersi e parte della Natura. Il bisogno di tornare ad avere quel contatto materno con la Terra in solitudine e silenzio.
Quell’energia che mi serve per poi potervi fare innamorare anche voi di casa nostra e della Natura