In Valle d’Aosta esistono ancora luoghi in cui l’uomo ha lasciato pochi segni della sua presenza; piccole isole di biodiversità naturalistica e paesaggistica che vogliono essere annientate dalla smania di crescita continua dell’uomo. Questo oltre ad un trekking è un’opportunità di poter conoscere questi luoghi nella loro essenza, perché solo innamorandosi di un luogo lo si vorrà proteggere e lasciare intatto.
Siamo in Val d’Ayas e alla testata della valle c’è un antico vallone laterale che sconfina in Valtournenche, un luogo incantato, ricco di storia, natura e cultura incastrato tra due comprensori sciistici che con la forza delle sue antiche Rocce combatte per rimanere così come lo è ora, un antico oceano perduto.
La giornata sarà dedicata alla scoperta del Vallone delle Cime Bianche, uno stupendo vallone ai piedi dei ghiacciai del Monte Rosa da dove il famoso Rù Courthod prende le sue acque e da dove gli antichi Walser passavano per lo scambio delle proprie merci attraverso la Kraemerthal, un antica mulattiera che collegava la Val d’Ayas alla Svizzera.
La ricchezza geologica del vallone ci accompagnerà durante tutta la giornata. Serpentini, Calcescisti e Anfiboliti ci avvolgeranno con la loro maestosità e i resti di lavorazione dell’uomo ci mostreranno i vari usi nel tempo di queste rocce.
Una giornata che ci riempirà gli occhi di bellezza e che ci farà innamorare del misterioso mondo della geologia.