Ciaspolata con la Lince

L’attesa del ritorno
Ce la farà la lince a riconquistare le nostre amate montagne? Un ricercatore scientifico con un’esperienza decennale nello studio degli animali selvatici in natura e nella gestione e conservazione di tutte le risorse naturali ci parlerà di questo felino fantasma che ogni tanto attraversa la Valle d’Aosta. Il tutto nella meravigliosa cornice delle nostre Alpi.

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Valle D'Aosta

Moderato

max 15

1 giorno

25 euro

Quota

Numero min/max di persone ammesse: 1/15.

Termine iscrizioni: alle 12:00 del giorno precedente l’escursione o ad esaurimento posti.

Ritrovo ore 10:00, fine escursione 15:30

  • 1 persona euro 200,00
  • 8 persone euro 25,00/persona

Quote speciali sono previste per gruppi!

Cosa è Incluso

  • Guida Ambientale Escursionistica per tutto il viaggio
  • Ciaspole e bastoncini (numero di piede dal 36 in su)

Cosa è Non Incluso

  • Attrazioni turistiche e culturali eccedenti quelle riportate alla voce “La quota comprende”.
  • Escursioni con mezzi locali eccedenti quelli riportati alla voce “La quota comprende”.
  • Le mance e tutto ciò che non è specificato alla voce “La quota comprende”.
Informazioni Utili
  • Dati Tecnici

    Dislivello: 4-600 m circa

FAQ
  • Abbigliamento

    Necessari scarponcini da trekking, o scarpe robuste che tengano l’acqua, maglione o pile, giacca a vento antipioggia, cappello, zaino, borraccia, guanti e berretto, thermos e secondo il tipo di pantaloni utilizzati ghette. Si consiglia vivamente macchina fotografica e binocolo.

  • Clima

    In inverno le temperature variano dai +5°C ai -10°C.

In Breve

Lupo cerviero, ecco come veniva chiamata la lince in passato. È uno dei grandi carnivori italiani più difficile da avvistare e da determinarne la presenza. Schiva, solitaria, silenziosa, si muove tra le montagne a caccia di prede. È un animale particolare: i ciuffetti di peli sui padiglioni auricolari, la coda corta, il mantello maculato difficilmente lo fanno confondere con qualche altra specie della fauna italiana, come invece può succedere con l’altro felino che abita nei boschi, il gatto selvatico. La presenza della lince in un determinato luogo è difficile da accertare, le tracce che lascia sul terreno sono complesse da riconoscere. È un grosso gattone, un perfetto predatore che si nutre solo delle prede da lui stesso cacciate. Così come tanti altri grandi predatori, la lince è scomparsa dall’arco alpino quasi un secolo fa. Per decenni è stata cacciata per vendere la sua pelle o perché considerato un competitore dell’uomo-allevatore, predando, quando facilmente accessibili, gli animali domestici o dell’uomo-cacciatore, nutrendosi di specie soggette a prelievo venatorio.

Ma la lince, come il lupo e l’orso, il camoscio e lo stambecco, fa la lince e segue le regole non scritte della natura: caccia per mangiare, mangia per vivere, vive per riprodursi e consentire alla sua specie di andare avanti e mantenere il delicato equilibrio tra predatori e prede.

Un’altra storia da raccontare, un altro animale da conoscere, per proteggerlo e rispettarlo senza timore.

Una storia che forse trova nella Valle d’Aosta una posizione importante e strategica per la riconquista di questa porzione delle Alpi da parte della lince.

Cercheremo di capire il percorso che sta facendo dalle sue aree di presenza storiche in Svizzera e Francia da cui si affaccia, ogni tanto, in Valle d’Aosta; impareremo a riconoscere i segni che lascia sul terreno al suo passaggio, scopriremo come viene studiata dai ricercatori senza disturbarla e cosa si sta facendo per aiutarla a riconquistare il suo antico areale. Entreremo in punta di piedi anche nella vita della lince, uno degli animali più belli della nostra fauna e lo faremo camminando, piano piano, nel favoloso contesto delle nostre montagne!

Numero min/max di persone ammesse: 1/15.

Termine iscrizioni: alle 12:00 del giorno precedente l’escursione o ad esaurimento posti.

Ritrovo ore 10:00, fine escursione 15:30

  • 1 persona euro 200,00
  • 8 persone euro 25,00/persona

Quote speciali sono previste per gruppi!

Cosa È Incluso
  • Guida Ambientale Escursionistica per tutto il viaggio
  • Ciaspole e bastoncini (numero di piede dal 36 in su)
Cosa È Non Incluso
  • Attrazioni turistiche e culturali eccedenti quelle riportate alla voce “La quota comprende”.
  • Escursioni con mezzi locali eccedenti quelli riportati alla voce “La quota comprende”.
  • Le mance e tutto ciò che non è specificato alla voce “La quota comprende”.
  • Dati Tecnici

    Dislivello: 4-600 m circa

  • Abbigliamento

    Necessari scarponcini da trekking, o scarpe robuste che tengano l’acqua, maglione o pile, giacca a vento antipioggia, cappello, zaino, borraccia, guanti e berretto, thermos e secondo il tipo di pantaloni utilizzati ghette. Si consiglia vivamente macchina fotografica e binocolo.

  • Clima

    In inverno le temperature variano dai +5°C ai -10°C.

Lupo cerviero, ecco come veniva chiamata la lince in passato. È uno dei grandi carnivori italiani più difficile da avvistare e da determinarne la presenza. Schiva, solitaria, silenziosa, si muove tra le montagne a caccia di prede. È un animale particolare: i ciuffetti di peli sui padiglioni auricolari, la coda corta, il mantello maculato difficilmente lo fanno confondere con qualche altra specie della fauna italiana, come invece può succedere con l’altro felino che abita nei boschi, il gatto selvatico. La presenza della lince in un determinato luogo è difficile da accertare, le tracce che lascia sul terreno sono complesse da riconoscere. È un grosso gattone, un perfetto predatore che si nutre solo delle prede da lui stesso cacciate. Così come tanti altri grandi predatori, la lince è scomparsa dall’arco alpino quasi un secolo fa. Per decenni è stata cacciata per vendere la sua pelle o perché considerato un competitore dell’uomo-allevatore, predando, quando facilmente accessibili, gli animali domestici o dell’uomo-cacciatore, nutrendosi di specie soggette a prelievo venatorio.

Ma la lince, come il lupo e l’orso, il camoscio e lo stambecco, fa la lince e segue le regole non scritte della natura: caccia per mangiare, mangia per vivere, vive per riprodursi e consentire alla sua specie di andare avanti e mantenere il delicato equilibrio tra predatori e prede.

Un’altra storia da raccontare, un altro animale da conoscere, per proteggerlo e rispettarlo senza timore.

Una storia che forse trova nella Valle d’Aosta una posizione importante e strategica per la riconquista di questa porzione delle Alpi da parte della lince.

Cercheremo di capire il percorso che sta facendo dalle sue aree di presenza storiche in Svizzera e Francia da cui si affaccia, ogni tanto, in Valle d’Aosta; impareremo a riconoscere i segni che lascia sul terreno al suo passaggio, scopriremo come viene studiata dai ricercatori senza disturbarla e cosa si sta facendo per aiutarla a riconquistare il suo antico areale. Entreremo in punta di piedi anche nella vita della lince, uno degli animali più belli della nostra fauna e lo faremo camminando, piano piano, nel favoloso contesto delle nostre montagne!

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