L’autunno è tra i momenti più magici di tutto l’anno. I boschi misti di conifere si trasformano in tavolozze di colore che non hanno niente da invidiare a un quadro di Monet. I Larici infatti in questa stagione cambiano colore, trasformando i loro aghi dal verde brillante dell’estate a tutte le gradazioni di giallo e arancio. Allo stesso tempo però Abeti Rossi e Pini Cembri mantengono il loro verde scuro, creando così un’alternanza di colori tale da rendere la montagna coloratissima. Se poi le alte quote iniziano a coprirsi con le prime spruzzate di neve, il quadro è perfetto.
Partendo in questa stagione a piedi dal Foyer du Fond di Flassin o da La Magdeleine, l’atmosfera che ci circonda è esattamente quella descritta e bastano pochi passi per sentirsi subito rapiti dall’autunno. L’itinerario scelto è breve ed è consigliabile farlo nel tardo pomeriggio, con l’ausilio di una pila frontale per il ritorno. Non è un’escursione nella quale il dislivello o la meta da raggiungere sono l’obiettivo più importante, ma è l’occasione di vivere un’esperienza indimenticabile a rendere questa uscita speciale e unica.
Da subito ci si rende conto di non essere da soli, ma di essere avvolti da una serie di versi, molto profondi e potenti, a tratti inquietanti, che risuonano nel petto e ci fanno pensare a richiami ancestrali. Questa infatti è la stagione degli amori per uno dei mammiferi più grandi che vivono nelle nostre montagne, il Cervo. In queste poche settimane infatti i maschi di questa specie iniziano a contendersi le femmine e i territori, sprigionando tutta la loro forza e potenza nel bramito. Questo verso è il loro modo di dimostrare e comunicare la presenza agli altri maschi.
Durante le ore crepuscolari, in certe aree prestabilite, i maschi si ritrovano per scontrarsi in combattimenti di palchi e muscoli, per conquistare quante più femmine possibile. Camminando per queste montagne si percepisce questa atmosfera di contesa, e nell’aria si sente anche l’odore che i maschi sprigionano strofinandosi al suolo e contro gli alberi.
Questo tragitto può regalare un’ultima sorpresa verso le prime ore di buio: l’uscita dei Cervi dal bosco verso i pratoni principali del vallone, pronti a stabilire chi sarà il Re della Foresta.